Words from the soul
- cosessenziale
- 10 dic 2020
- Tempo di lettura: 4 min
di Matilde Mariani

Ogni volta che vedo un quadro che mi piace, in un museo (ovviamente non in questo periodo), su Pinterest, su Instagram, su varie app artistiche (io ho scaricato, sotto consiglio di una mia amica, DailyArt e ve la consiglio assolutamente…è veramente bellissima: ogni giorno mettono un’opera nuova e scrivono qualche riga sull’artista e sull’opera stessa) cerco la foto e me la scarico. Ho quindi una cartella con dentro tutte le immagini su cui poi lavorerò per fare i miei “articoli” settimanali.
Il secondo passo che faccio di solito è aprire poi un documento su Pages e scrivere il titolo dell’opera di cui voglio parlare, ma normalmente, nell’arco di una settimana, cambio idea qualcosa come quattro volte e, come da copione, anche questa volta è successo così.
Sono partita con l’idea di parlare di un quadro di Monet, ma ho abbandonato l’idea, poi sono passata alla scelta di diverse opere di un artista bretone di fine 1800 (che ti farò conoscere prima o poi, l’ho appena scoperto, è veramente incredibile, magari ne parlo settimana prossima), ma anche qui ho lasciato perdere. Allora eccomi qui, lunedì sera, giovedì devo far uscire l’articolo, senza un’idea precisa su cosa fare, apro Pinterest (fonte inesauribile di idee e delle cose più belle che esistano a questo mondo) ed eccola lì.
Quest’artista oltretutto l’avevo già vista un po’ di tempo fa su Instagram e mi era piaciuta veramente tanto, ma me n’ero completamente dimenticata. Di chi sto parlando?! Isabel Emrich, non una vecchia signora bacucca o, peggio ancora, morta, di centinaia di anni fa, bensì una giovane donna (avrà sui 30/40 anni secondo me, ha appena avuto un figlio oltretutto) californiana, di San Francisco penso, che dipinge dei quadri incredibili.
Il suo tema prediletto sono le donne sott’acqua, ovviamente non tratta solo questo tipo di soggetti (un po’ come le ballerine di Degas di cui ti ho parlato settimana scorsa), ma questo le riesce particolarmente bene devo dire.
L’ opera che ti presento si chiama “Words from the Soul” (non sono sicura al 100% che si intitoli così, ma diciamo che lo sono all’89%) ed è qualcosa di impressionante. Lo stile si può quasi ricondurre all’espressionismo figurativo, con un po’ di contaminazioni dell’arte astratta, ma ha comunque un suo stile personale fenomenale (potrebbe rifarsi anche a Van Gogh per l’utilizzo dei colori e per la pennellata visibile). Si riesce a percepire la calma infinita del momento che è rappresentato, questa ragazza messa così, per metà nel mondo reale e per metà nel mondo subacqueo, sembra che cerchi di scappare da tutta la frenesia della vita immergendosi nell’acqua, lasciandosi trasportare dai suoi pensieri mentre si rilassa a mollo nel mare.
“La mia serie di dipinti subacquei vuole esplorare una sensazione di pace e tranquillità e allo stesso tempo l’energia che deriva dal movimento delle onde quando sei sott’acqua. Infatti stare nell’acqua è uno degli esempi più espliciti dell’essere nel momento”
Queste sono le parole della stessa Isabel e leggendole mi sono resa conto che i suoi quadri potrebbero riflettere perfettamente la filosofia di vita di cui tutti avremmo bisogno in questo momento. L’”essere nel momento” di cui parla è riconducibile al “carpe diem” di Orazio (autore latino molto famoso, scusa, questo è il classico che è in me che ogni tanto esce) cioè il nostro “cogliere l’attimo”, vivere nel presente per poter andare avanti. In questo caso è forse più un “calmati, respira per un minuto e goditi la vita, fatti scivolare addosso tutte le cose negative e vai avanti con la tua vita, sii positivo” o almeno…questo è quello che ho interpretato io e quello che probabilmente si avvicina di più alla mia filosofia di vita (oppure a quella che vorrei fosse la mia filosofia di vita).
Dopo questa riflessione, vorrei che ti concentrassi sul dipinto in sé, su come la luce filtri attraverso l’acqua e crei questi giochi bellissimi sul corpo della ragazza. E’ impressionante anche vedere l’immagine riflessa sulla superficie dell’acqua o i capelli che fluttuano attorno al volto. E’ veramente un bel quadro, quando sarò miliardaria, nella mia fantastica casa, ne voglio assolutamente uno.
Non so se si è notato che vado pazza per quest’artista e per tutte le sue opere, è veramente assurda. Scusa se questo articolo è pieno (non scherzo…letteralmente pieno) di aggettivi come incredibile, fantastico, impressionante, ma erano necessari. Comunque puoi trovare quest’artista anche su Instagram, il suo profilo è @isabelemrich, pubblica tutti i suoi quadri e anche alcuni video sulla loro realizzazione e ne vale assolutamente la pena.
Tu invece? Cosa ne pensi? Qual è la tua filosofia di vita, soprattutto in questo momento così delicato? So che non ho mai fatto domande così dirette, ma mi piacerebbe veramente tanto che mi dessi dei feedback. Se non vuoi farlo pubblicamente puoi scrivere a Chiara (la nostra fantastica redattrice) o anche direttamente a me ;)
Scusa, ho scritto un po’ più del solito, ma almeno mi sono fatta perdonare, credo, per l’articolo scorso, che non era il massimo. Alla prossima :)
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