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Bocciata

Aggiornamento: 4 mag 2021

"Deve guidare ancora un po'".



Così oggi pomeriggio sono stata liquidata con cinque parole per un dare precedenza mal rispettato.

E questa è stata la fine della mia giornata, che definirei un mero fallimento.


Ho un esame in università tra dieci giorni, ma fino ad oggi tutto era teso a questo. Volevo stringere tra le mani l'agognata patente, me la meritavo: tutto era filato liscio fino ad ottobre quando in soli due mesi avevo preso il foglio rosa, mi ero appena diplomata con grandi votoni e credevo di farcela meglio degli altri per chissà quale superpotere. Poi, con le zone multicolore, il mio esame ha iniziato a fare salti da coniglio da una data all'altra.


Non sono mai stata bocciata per qualcosa per cui ero "pronta" o per cui qualcuno mi riteneva tale. Tutti i fallimenti erano consci e, d'altro canto molti successi non erano nemmeno meritati, ma dati solo dalla fortuna.

La fine del liceo mi ha fatta schiantare di faccia con la realtà e, sempre di più, mi sento oppressa da questo peso che mi fa costantemente sentire misurata per quello che faccio.

È devastante.

Anche questo stesso sito che credevo avrei saputo gestire alla perfezione, risulta abbandonato da mesi e viene ripreso proprio nel momento in cui meno ho tempo per dedicarmici.

Ma, come la prima volta, scrivo quando e perché ne ho bisogno.


Oggi tra un mare di "mi dispiace" e "non te lo meritavi" che, onestamente, non mi volevo sentir dire - ecco perché la gente non dice mai quando ha il pratico, mannaggia a me che ho la bocca larga - mia sorella mi ha detto una cosa alla quale mi voglio aggrappare e, come sempre, userò questo posto come promemoria o "drive per le cose che imparo dalla vita".


Mentre ero tutta piegata sul fallimento - che è stato recentemente preceduto da un voto basso rispetto a quanto avrei voluto - lei mi ha fatto notare come valutarsi su un criterio solo sia stupido, o per lo meno inutile. In sostanza, a suo dire, il fatto che non sappia dare la precedenza alle macchine blu nelle corsie di immissione, non significa che sono un'incompetente nella vita e questo - credeteci o no - per me è rivoluzionario.


Io quando si parla di dare giudizi complessivi sono monosettoriale e divento crudele: non sono passata al pratico? Sono incapace, un'inetta, peggio di Zeno Cosini - non me ne voglia Svevo. Perché dovrei preparare la cena? Non sono passata al pratico, non sono in grado!


Questo anno mi ha insegnato che, anche quando ti impegni, puoi non essere all'altezza della situazione. A questo nessuno mi ha mai preparata. O forse è qualcosa che cercano di non insegnarti finché sei piccolo, perché "puoi fare tutto se ci credi davvero" e, per carità, forse sì... però non è per niente facile o comunque non viene al primo colpo.


È proprio questo il punto: di fronte al fallimento devo sempre trovare una giustificazione da dare a me, agli altri, per evitare che chi mi sente pensi che non sono in grado di vivere - sì, sono drammatica fino al midollo, quindi generalizzo in maniera così estrema.


Non c'è bisogno di una giustificazione questa volta. Non ho dato la precedenza alla macchina blu in corsia di immissione. Ho sbagliato, non è stata sfiga - che ne dicano -, solo io che non ho dato precedenza alla macchina blu.


Ora odio le macchine blu, ovviamente. Ma per la prima volta mi dovrò trovare di fronte al fatto che non era la macchina, non era l'esaminatore e non era nemmeno la situazione ad essere stronza, solamente io che ero poco sicura perché - altro elemento con cui dovrò fare i conti - da quando sono in università ho ansia da prestazione, cosa mai avvenuta in vita mia, per cui le mie doti improvvisative - su cui ho basato la mia carriera scolastica -, sono scomparse.


Questo però non determinerà nulla di me e, per quanto lo ripeta come un mantra - lo devo ancora interiorizzare. Ci vorranno giorni prima che io riesca a pensare a me stessa come entità scissa dalla bocciatura al pratico della patente. Ma non riesco a fare a meno di pensare che in qualche modo questa cosa mi sia finita davanti perché devo prendere dimestichezza con fallimenti, voti bassi e bocciature.


Detto questo, ho due richieste:

1. Come sempre, mandate mail (cosessenziale@gmail.com) se avete qualcosa da raccontare, condividere - tipo se siete stati bocciati al pratico :D - o mettere a tema, che il sito è un po' smorto data la mia recente inattività.

2. Ho chiesto ai miei amici di prepararsi barzellette per farmi ridere in caso di bocciature, ma le poche che ho sentito erano orripilanti, quindi, fatemi ridere, vi prego.


Spero di farmi viva al più presto e attendo vostri contributi per il sito, che non è morto, ma solo in letargo, per lo meno si spera.



 

Immagine: E. Hopper, Compartment C Car Ho scelto il treno perché mi servierà ancora per un po' (e Hopper è il mio artista preferito).

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